La Babysitter – Killer Queen: recensione


La babysytter – Killer queen, quando il seguito è meglio dell’originale.

Ambientato due anni dopo l’originale, “La Babysitter – Killer queen” è il sequel dell’omonimo film del 2017, sempre diretto da McG ed interpretato da Judah Lewis, Samara Weaving e una Jenna Ortega in un ruolo pre-Mercoledì quasi profetico.

Sostanzialmente il film di McG è uno di quei seguiti che rimangono molto fedeli all’intreccio originale (del resto il regista e lo sceneggiatore sono gli stessi), ma che allo stesso tempo introduce alcuni elementi di novità che in qualche modo stravolgono il finale della prima per ripartire con più slancio in questa.

Onde evitare spoiler mi fermo qui, ma sappiate che questo seguito mescola un po’ le carte in tavola, sia nella parte iniziale ma soprattutto nella parte finale, dove prende davvero una piega inaspettata.

Detto questo: “La Babysitter – Killer Queen” è all’altezza dell’originale?

Per quel che mi riguarda la risposta è sì, al 100%… vorrei anche spingermi oltre e dire che gli è pure superiore. Quantomeno a livello di sceneggiatura e di approfondimento delle motivazioni e caratteristiche dei personaggi, aspetti che nel primo erano rimasti solo in superficie.

Con questo sequel McG e Brian Duffield hanno sicuramente chiuso il cerchio di una storia e i suoi buchi narrativi, che il primo film lasciava solo immaginare, addentrandosi nelle sue dinamiche interne e in qualche modo rendendo più credibile il tutto. Credibile entro i limiti di un horror soprannaturale, logicamente.

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Per ciò che concerne l’atmosfera generale da black comedy ci sono altrettanti momenti divertenti (anche qui in numero maggiore rispetto al primo capitolo) e gli ammazzamenti rimangono come al solito molto fantasiosi e splatterosi, se mi si concede il termine.

Ma vediamo cosa ne pensa in proposito Jason J. Myers, autore dei racconti horror presenti in questo blog:

” La Babysitter – Killer Queen è il degno epilogo di una storia spassosa e grondante sangue. Il primo capitolo mi aveva divertito non poco, ma questa seconda parte è addirittura meglio della prima: i personaggi, la storia, il background… tutto risulta più convincente. Gli ammazzamenti sono al solito sadicamente buffi e spettacolari. Se avete apprezzato il primo capitolo, adorerete questo!”

VOTO: 8

Autore della recensione: Jake Green


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