Nessuno ne uscirà vivo: recensione


“Nessuno ne uscirà vivo” è un film horror del 2021, diretto da Santiago Menghini, con protagonista Cristina Rodio, tratto dal romanzo omonimo di Adam Nevill (Autore de Il rituale).

Il film non appartiene ad un genere horror particolare, in quanto la storia mischia diverse soluzioni e sottogeneri (la casa stregata, i fantasmi, i culti demoniaci e giusto per non farsi mancare niente i serial killer) in un mélange particolare e intrigante che nel suo insieme regge egregiamente i novanta minuti scarsi della durata.

https://www.youtube.com/watch?v=suyIViuYP6A

“Nessuno ne uscirà vivo” è il primo lungometraggio di Menghini, autore prima di questo film di corti cinematografici, ma per essere un esordio in una storia di ampio respiro bisogna ammettere che il ragazzo ne ha stoffa, perché gli aspetti positivi sono molti di più di quelli negativi (molto pochi).

Detto questo non mi rimane che passare alla recensione vera e propria.

Partiamo dalla storia: Ambra è una clandestina messicana senza documenti in regola che dal Messico va ad abitare negli USA, più precisamente a Cleveland, trovando rifugio in una casa fatiscente dei sobborghi e un lavoro in nero per potersi mantenere.

Provata dalla recente morte della madre – un evento che rimarrà costantemente citato per tutta la durata del film, rappresentandone un elemento cruciale – Ambra si trova a vivere in questa casa diverse situazioni inquietanti, che hanno a che fare con presenze spiritiche e demoniache, mentre nel frattempo dovrà anche fare attenzione ai suoi proprietari, che nascondono più di un segreto.

Tutti questi elementi, soprannaturali e non, vengono gestiti dal nostro Menghini con un uso intelligente delle inquadrature e delle luci, dosando con parsimonia i momenti terrificanti – che comunque ci sono – attraverso jumpscare mai banali e soprattutto efficaci.

Nessuno_ne_uscirà_vivo

Insomma, per farvela breve, “Nessuno ne uscirà vivo” è un film che di paura ne mette abbastanza. Non siamo certo ai livelli di Sinister o di The Descent, per carità, ma diciamo che i puristi horror non dovrebbero rimanerne delusi.

Gli effetti speciali e visivi sono sicuramente un altro dei punti di forza di “Nessuno ne uscirà vivo”; non voglio spoilerare, quindi non posso dirvi più di tanto, ma vi basti sapere che sia le apparizioni demoniache che quella finale (raccapricciante come da tempo non ne vedevo) sono rese alla perfezione, con una fisicità e concretezza da manuale.

Vi lascio come al solito al giudizio di Jason J. Myers, autore dei racconti horror presenti in questo blog:

“Da una grande storia, non può nascere che un grande film… o almeno, così dovrebbe essere in un mondo ideale… in questo caso, però, siamo di fronte ad una riduzione cinematografica molto bella di un romanzo di Adam Nevill, dalle cui storie hanno tratto un altro bel film qualche anno fa, Il Rituale. “Nessuno ne uscirà vivo”, a parer mio, è altrettanto bello e vi terrà incollati alla sedia dall’inizio alla fine, senza lasciarvi un attimo di tregua. Assolutamente consigliato!”

VOTO: 8 e 1/2

Autore della recensione: Jake Green


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